Seraphine

 

Bellissimo il film e straordinaria la vita della donna richiamata nel film, cioè Seraphine Luis o Seraphine de Senlis, pittrice spentasi nei dodici anni d’internamento nell’istituto psichiatrico, nel quale è morta nel 1942 all’età di settantotto anni.
La frase che il regista Martin Provost fa dire a Seraphine è di Teresa d’Avila, altra donna estremamente dissidente, e vale come suggello al film, come suggello di vita, la vita di Seraphine, la vita di Teresa d’Avila, la vita di ciascuno. Seraphine la pronuncia in risposta a quello che diverrà il suo magnate, e che le disse che con il suo talento non avrebbe dovuto continuare a lavorare tutto il giorno come domestica: “Sii appassionato del tuo lavoro e Dio sarà presente anche in mezzo alle pentole”.

Grazie Teresa, grazie Seraphine

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