La carità, qualcosa che manca a cui non è possibile sottrarsi

 

Così Pascal nei suoi Pensieri: “Grandezza dell’uomo pure nella sua concupiscenza, per aver saputo trarre un ordine mirabile, e per avere fatto un ritratto della carità”.
Esternazione tanto enigmatica, tanto straordinaria.

Come a dire la democrazia, l’impegno sociale, l’impegno altruistico, l’impegno assistenzialistico tanto sbandierato, assai sloganeggiato in periodi di campagna elettorale, è solamente un ritratto della carità, si ritrae rispetto alla Carità.

In Pensieri successivi, si evince che il tanto mirabile ordine governativo ironizzato da Pascal, il cui comando si trasmette per via elettiva o di consanguineità, è qualcosa di assimilabile all’abitudine come sospensione della guerra, ovvero dopo che la guerra sancisce quale bramosia, quale concupiscenza sia la più forte, improvvisamente la giustizia e la legge prendono il posto della forza, ed i governanti e le leggi occorre siano rispettati per conservare l’ordine sociale.

Ancora Pascal dice che la forza senza giustizia sarebbe tirannica, ma la giustizia democratica, quella dell’Impero Romano, quando i bisticci ed giochi di palazzo non tenevano più, istituiva un periodo di tirannia.

Possiamo dire oggi che Monti sia un tiranno pro tempore? Parlano anche di riproporlo.

Ma se non tiene il passaggio di consegne democratico, allora il tiranno è il figlio che è eletto con la logica della consanguineità.

Come per la Carità come intendere dunque il Figlio? E quale Padre sarebbe morto o deposto?

Tutta la nostra civiltà è cresciuta con un libro nel quale viene enunciata l’essenzialità del Figlio, che però non va senza Padre e senza Spirito.

Alcuni come Agostino hanno parlato molto della Caritas cristiana.

Caritas, carus, carestia, qualcosa di prezioso, qualcosa che manca. La mancanza è dunque preziosa.

Cristo parlava per parabole, faceva miracoli, incarnava e propagandava l’enigma trinitario.

Cristo e alcuni che hanno proseguito sulla sua traccia, dicono che per l’uomo non è essenziale sapere o stabilire l’ordine sociale, o di chi sia la colpa, ma, oltre al rilancio dell’enigma, la questione è quella della Fede, della Speranza e della Carità.

Nessuna di queste tre virtù può esserci se non concomitante all’altra e quindi senza anche la Giustizia, la Verità, la Provvidenza.

Chi non giunge a sentire, a incontrare queste virtù, questa virtus, questa forza, è così tratteggiato da Pascal: “E’ una cosa divertente considerare che vi sono persone nel mondo che, avendo rinunciato a tutte le leggi di Dio e della natura, se ne sono fatte altre da loro stesse, a cui obbediscono rigorosamente, come ad esempio i soldati di Maometto, i ladri, gli eretici, eccetera. E così i logici. Sembra che la loro licenza debba essere senza limiti né barriere, dal momento che ne hanno saltati tanti, così giusti e così santi”.

Il concetto di Dio e di Natura andrebbe ripreso e rielaborato, ma va sottolineata l’impossibilità dell’umano di farsi leggi da sé, come soggetto sociale, perché il limite è appunto sempre che l’enigma non è superabile, risolvibile, perché simultaneamente al raggiungimento di questo limite si spalanca l’avvenire, ovvero l’imminenza dell’incontro con l’inedito, con la trovata, con qualcosa che viene incontro.
In tutto ciò anche la questione dell’arte.

Oggi purtroppo in tutti i programmi politici non c’è traccia di questi intendimenti.
E neanche in atto si sente appunto la logicità dell’occorrenza, che porterebbe all’unica logica possibile, cioè fare semplicemente ciò che occorre fare.
Perché un “governo tecnico”, di fronte al debito pubblico, cioè dell’azienda Stato, continua a non parlare di tagli a stipendi dirigenziali dello Stato, o a belle limate alle maxi pensioni?

Certo c’è da chiedersi se lo Stato possa essere un’azienda, possa chiedere prestiti ai cittadini, ovvero come possa essere inteso lo “Stato”.

L’Occorrenza e la Semplicità possono procedere dalla facilità, dall’istinto naturale, dal naturale istinto alla faciloneria, alle facilitazioni, al tutto subito e gratis che la tecnica, la tecnologia sembrano apportare?

Come intendere la Tecnica?

La Governance può procedere dalla Tecnica?

Molte le questioni aperte, occorre proseguire, trovare interlocutori perché questo scritto sia interlocutorio.

 

18 Ottobre 2012

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