La solitudine dei numeri primi

 

Di primo acchito i protagonisti sarebbero numeri primi perché disadattati rispetto alla società, rispetto all’insieme dei numeri, in quanto non riuscirebbero a relazionarsi con i simili e si troverebbero in rapporto solamente con se stessi.
Film che invita alla lettura del libro da cui è stato tratto, oltre che all’intervista dell’attrice protagonista, Alba Rohrwacher, artefice di una prova straordinaria, capace di perdere quindici chili e proporre mirabilmente il corpo scarno del discorso anoressico.
Inoltre l’attrice coglie l’essenziale e dice che quella del digiuno forzato è stata un’esperienza molto interessante, dove ad un certo punto lei stava benissimo, le energie aumentavano, era iperattiva in una condizione di vita che diventava estremamente affascinante.
E così contribuiscono all’indagine, alla ricerca, all’elaborazione dell’anoressia significanti come il cibo, lo specchio, il corpo, questioni che s’aggiungono a quelle più strettamente etimologiche dell’appetito, dell’appetire, del petere, della competenza, della competizione.
Il petere, il dirigersi, l’andare verso. Andare verso dove? Da dove vengono e dove vanno le cose? Da dove viene, perché un numero primo?
Numero, dal latino numeros, numesos, dalla radice sanscrita namas, cibo.
E’ come se il numero primo si ponesse come numero non comprendibile nel sistema algebrico dei conti che tornano, della misurazione, della finitudine del tempo. Piuttosto con la distribuzione.
E’ come se l’anoressia trattasse il cibo come un numero algebrico, un numero preso in un discorso algebrico.
E’ come se rivendicasse l’incompetenza altrui rispetto al cibo che non si può prendere (cibo, dal latino cibus, capio, dal greco kap-to), o la buttasse sulla competizione, fino all’estrema gara “chi è la più magra del reame?”.
Certo la “presa” a cui appetire, quando, come diceva Macchiavelli “mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch’io nacqui per lui”, è presa pulsionale, dove le cose s’intendono senza essere comprese, procedendo non dalla presa ma dal malinteso, dal lapsus, dal motto di spirito, dal numero primo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *